Enrico Besana
(1813 – 1877)
Enrico Besana nacque a Milano il 12 settembre 1813 da Felice Maria Besana e Giulia Ciani.
Iscritto alla Giovine Italia, frequentò i corsi di medicina a Pavia, dove svolse un'attiva propaganda patriottica fra gli studenti. Laureatosi nel 1840, dopo aver avuto qualche problema con la polizia austriaca per aver capeggiato una rivolta studentesca nel 1839, viaggiò a lungo in Europa.
Rientrato a Milano, fu presto costretto a rifugiarsi a Lugano presso gli zii Ciani per aver ferito in duello un ufficiale austriaco; salvo brevi intervalli rimase a Lugano fino al 1848, quando rientrò in Italia per prendere parte alle 5 giornate milanesi, dove combatté sulle barricate e divenne capitano della Guardia civica.
Si arruolò in seguito nell’Armata Sarda come volontario, distinguendosi in particolare nella battaglia di Sommacampagna. Nuovamente volontario nel 1849 nell'esercito piemontese, combatté alla Bicocca e dopo la sconfitta di Novara tornò a Lugano, compiendo tuttavia frequenti viaggi.
Alla vigilia del 6 febbraio 1853, dopo il fallimento della missione di G. Piolti de' Bianchi, fu inviato da un gruppo di patrioti moderati a Lugano con Visconti Venosta per persuadere Mazzini a rinunciare al moto di Milano (la rivolta del 1853 appunto), ma non riuscì a varcare il confine.
Fallita la sollevazione, dopo un breve soggiorno a Lugano, accorse nuovamente a Milano per prestare il suo soccorso in occasione dell'epidemia di colera del 1854.
Frequentatore dei più noti salotti liberali milanesi Besana proseguì la propria attività patriottica nel 1859 come volontario nei Cacciatori delle Alpi agli ordini del Generale Garibaldi nelle azioni militari di Varese e S. Fermo e fu in seguito incaricato dallo stesso Garibaldi di dirigere ed amministrare, insieme a Giuseppe Finzi, la raccolta dei fondi per il "Milione di fucili". In merito a tale incarico, essi pubblicarono a Milano nel 1861 un resoconto che suscitò numerose discussioni.
Eletto deputato il 10 maggio 1860 per la VII legislatura nel collegio di Cassano d'Adda, si schierò con i moderati ma non intervenne assiduamente alla Camera.
Nel 1866 partecipò nuovamente come garibaldino alla guerra contro l'Austria.
Besana è conosciuto, oltre che per l'attività rivoluzionaria, anche per i viaggi compiuti intorno al mondo, dei quali inviò interessanti relazioni ad alcuni giornali italiani, tra cui "Il giro del mondo", "L'esploratore", "La perseveranza", "Il corriere di Milano". Tra i suoi viaggi si ricordano quello in India nel 1857, il giro del mondo intrapreso nel 1868 toccando Suez, Ceylon, Cina, Giappone e Stati Uniti, nonché il viaggio nelle Americhe tra il 1869 e il 1870, da cui partì per accorrere a Parigi, assediata dai prussiani. Nel 1872 compì un secondo giro del mondo attraversando gli Stati Uniti, Honolulu, la Nuova Zelanda, l'Australia e l'India, mentre nel 1876 visitò l'Islanda. Morì poco dopo a Genova, il 30 gennaio 1877.