La Resistenza sconosciuta - Barletta 1943

Barletta, 12 settembre 1943

I tedeschi entrarono a Barletta il 12 settembre con 400 uomini della divisione "Goering" ed un reparto di SS, guidate dal capitano Brunn. Bisognava riportare ordine e per farlo occorreva un esempio. Un manipolo di soldati tedeschi fu incaricato di scovare i responsabili della morte dei due di Piazza Roma. In tre si recarono presso l'Ufficio Centrale dei Vigili, probabilmente convinti che li' qualcuno conoscesse i nomi di colpevoli dell'agguato ai tedeschi del giorno precedente. Non tutti in Italia dopo l'8 settembre erano rimasti a casa. Il maresciallo dei vigili, Francesco Capuano, prima che i tre tedeschi facessero il loro ingresso, ordino' ai suoi uomini di liberarsi delle pistole di ordinanza per evitare qualsiasi rappresaglia. Con loro ci sono pure due netturbini rifugiatisi nell'ufficio... I Vigili Urbani pagheranno con la vita il loro senso del dovere... (la prova che furono eroi e non vittime casuali ce la da il T. Colonello della Legione Territoriale dei Carabinieri Reali di Bari - Gruppo di Bari: "Fucilate dodici guardie municipali uno spazzino et un inserviente comune che opponevansi invasori....")

Vengono messi contro il muro dell'edificio che ospita la direzione delle Poste. Nell'ordine da sinistra ci sono i vigili Antonio Falconetti, Pasquale Del Re, Luigi Gallo, Vincenzo Paolillo, Gioacchino Torre (assunto quaranta giorni prima), gli spazzini Luigi Jurillo e Nicola Cassatella e poi ancora i vigili Pasquale Guaglione, Michele Spera, Francesco Gazia, Sabino Monteverde, Michele Forte e Francesco Falconetti. Il maresciallo lo lasciano andare... Venne scattata la foto documentale, quindi fu sparata la prima raffica di colpi. Feriti in modo piu' o meno grave, i tredici martiri, si strinsero l'uno all'altro per cercare una futile protezione. La seconda raffica di colpi, pero', non lascio' nessun superstite. Almeno in apparenza. Sotto il cumulo di cadaveri, infatti, il giovane vigile urbano aggiunto Francesco Paolo Falconetti, era ancora vivo. Ad accorgersene fu una donna, Addolorata Sardella, che aiutata da altre persone riusci' a portare al sicuro il ferito... I segni di quell'infausto giorno sono ancora visibili, nel muro sinistro dell'Ufficio Postale. I buchi lasciati dai proiettili, non sono mai stati ricoperti in perenne ricordo di quel tragico avvenimento.














Fonti :


"8 settembre 1943 - L'armistizio a Barletta" di Maria Tarantino Grasso
"La Resistenza di un soldato Da Barletta allo Stalag 367" Diario del Colonnello Grasso
"Famiglia Cristiana" n. 44 dell'11 novembre 1973