Generalità e scopo
Definita da tutti oggi, come la più grande tragedia del XIX secolo dopo la Seconda Guerra mondiale, la Grande Guerra resta nell’immaginario collettivo come la guerra delle trincee e degli inutili macelli per la conquista di pochi metri di terreno, la guerra della stupidità.
Una “inutile strage” la definì il Papa Benedetto XV nel 1916 !
In opposizione a questa “omologazione”, con questo trattato, desideriamo fornire al lettore una riflessione ed una analisi diversa, positiva anche di questo avvenimento storico e della conseguente vittoria.
In questo contesto generale poi, desideriamo parlare in modo specifico dell’Italia e di Casa Savoia, perché nella tragedia mondiale della Grande Guerra, queste - l’Italia e Casa Savoia - hanno avuto un ruolo fondamentale ed insostituibile…
Di fatto la guerra 1915-18 per l’Italia, rappresenta l’ultima guerra di indipendenza (la quarta, dopo quelle del 1848-49, 1859 e 1866) ed è la consacrazione quale nazione unita in potenza mondiale.
Il Patriottismo che la ispirò e il Patriottismo che uscì da essa rafforzato nella vittoria riportata, cementarono le fondamenta del nostro Paese e contribuirono al sentimento di unità tra la gente per molti anni ancora dopo la seconda guerra mondiale.
E sarà forse per questo, che il 4 novembre è da tempo nel mirino della politica per essere cancellata assieme ai valori che ha rappresentato e che potrebbe ancora rappresentare.
Perché si vuole cancellare questa data ?
Perché essa riveste un importante passaggio storico che dimostra con i fatti la falsità ideologica anti italiana e secessionista oggi imperante, minando alla radice i loro piani ed i loro interessi. È così, che questo anniversario è stato nel dopoguerra, prima declassato e corroso dalle menzogne, e ora si sta tentando di dimenticare del tutto, o di abbinarlo a valori diversi, riduttivi e particolaristici o addirittura negativi, rispetto a quello originale. La Grande Guerra poi, come il Risorgimento è un evento storico che non può essere scisso dall’operato e dai meriti di Casa Savoia, e questo nell’odierna Italia repubblicana non è ammissibile.
Alberto Conterio