L’affondamento della Viribus Unitis - 1° novembre 1918

Nell'imminenza della fine della guerra, quando da giorni le autorità militari austro-ungariche erano pronte a negoziare un armistizio, la Viribus Unitis fu oggetto di un'ardita incursione della Regia Marina: nella notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre 1918 gli ufficiali Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci, eludendo le difese portuali, entrarono nel golfo di Pola a bordo di una mignatta e applicarono una carica esplosiva sotto la carena della Viribus Unitis predisposta ad esplodere alle 6.30 in punto.

I due incursori furono tuttavia scoperti ed una volta catturati vennero a sapere che il pomeriggio precedente l'Austria-Ungheria aveva ceduto l'intera sua flotta al neocostituito Stato degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi e che pertanto la nave, avente equipaggio slavo, si trovava in posizione di neutralità.

I due ufficiali decisero quindi di comunicare al Comandante dell'unità, Janko Vukovic, la fine imminente della nave solo alle 6.00, senza rivelare il motivo (mignatta) e l'ubicazione dello stesso. Voukovic diede ordine di abbandonare la nave e di trasferire i prigionieri a bordo della nave gemella Tegetthoff. Ma l'esplosione non avvenne come previsto alle 6.30 e l'equipaggio fece gradualmente ritorno a bordo, non dando più credito all'avvertimento dei due italiani, finché alle 6.44 la carica brillò davvero e la corazzata austriaca, inclinatasi su un lato, cominciò rapidamente ad affondare in soli 10 minuti. L'azione si concluse così con oltre 300 tra vittime e dispersi, tra cui il comandante Vuković, che fu colpito mortalmente dalla caduta di un albero di legno mentre, nuotando tra i flutti, cercava di porsi in salvo.

I due ufficiali saranno condotti prigionieri in porto e liberati 4 giorni dopo, il 5 novembre, quando Pola venne occupata dalla Regia Marina. Il 4 novembre 1918 finì la Prima Guerra Mondiale.

Tratto da : wikipedia.org/