Girolamo Ramorino
Nato a Genova, 8 aprile 1792, compie i primi passi della sua carriera militare servendo Napoleone.
Partecipò alla campagna di Russia. Dopo la caduta dell’Imperatore, ebbe un ruolo di comando nella grande rivolta Polacca, scoppiata il 29 novembre 1830 a Varsavia e conclusa nell'ottobre 1831.
Partecipò ai moti repubblicani di Mazzini in Savoia nel 1834, ed in seguito all’esito negativo della “rivoluzione” dovette trasferirsi a Parigi.
Sull’onda dell’entusiasmo anti austriaco, tornò in Italia nel 1848, e l'anno dopo, nominato Generale di Divisione dal Governo piemontese, ricevette l'incarico di bloccare il passaggio del Gravellone da parte delle forze austriache.
Forse a causa dell’errata interpretazione degli ordini ricevuti, Ramorino, ritenne preferibile schierare la maggior parte della sua 7a Divisione (Divisione Lombarda) si alla destra del Po, per creare un diversivo utile ad attirare il nemico a Voghera. Gli austriaci però, evitarono “l’inganno” e superarono il Ticino proprio nel punto lasciato scoperto dal Generale Ramorino, che per questo, in seguito alla disfatta di Novara, venne accusato di alto tradimento e condannato a morte dalla corte marziale.
Nonostante l’interessamento di diverse personalità e dame di corte presso il nuovo Re Vittorio Emanuele II di Savoia per ottenere la sua grazia, venne fucilato il 22 maggio 1849 in Piazza d’Armi a Torino.
Mantenne comunque un alto contegno, chiedendo di essere lui stesso a comandare il plotone di esecuzione. Gli fu concesso !