Cefalonia : Da “Banditi Acqui” a “Cavalieri di Cefalonia”
LETTERA aperta agli “ideatori” della trovata
dell’ Avv. Massimo Filippini
Egr. Senatori Piscitelli e Costa,
ho letto il testo del DDL a V/s firma (“Costa e Piscitelli (istituzione del titolo di Cavaliere di Cefalonia e conferimento dello stesso a tutti i cittadini italiani superstiti che abbiano partecipato al secondo conflitto mondiale”) con cui si istituisce il titolo di cavaliere di Cefalonia e lo condivido anche se con molte riserve dovute alla controversa (soprattutto per opera mia) storiografia sulla vicenda non solo per quanto riguarda la sua genesi (che fu l'ORDINE DI RESISTERE inviato al gen. GANDIN e non un fantomatico referendum tra i soldati) ma anche, soprattutto, per il numero dei Caduti e Fucilati che NON FU di 9/10.000 ma di circa 1.700 come risulta dai documenti dell'Ufficio Storico EI e dell'Ufficio ALBO D'ORO del Min. Difesa che li quantifica in 1. 639 (di cui i fucilati dopo la resa furono 3/400 quasi tutti ufficiali tra cui MIO PADRE): mi trovo però costretto ad esprimere tutta la mia delusione nel constatare che da tale riconoscimento sono ESCLUSI proprio gli Orfani di chi venne ucciso a Cefalonia come lo scrivente il cui Padre magg. FEDERICO FILIPPINI comandante il Genio della Div. Acqui venne fucilato il 25 settembre 1943 lasciando moglie e due figli di 10 e 7 anni (il sottoscritto) alla cui memoria il Comune di Roma ha intitolato una via cittadina.
In tal modo si premierebbero SOLTANTO i Superstiti e non ANCHE gli Orfani di chi ebbe minor fortuna di loro creando così una sperequazione insopportabile tra quanti in un modo o nell'altro sono legati alla triste vicenda nella quale tra l'altro molti Superstiti se la cavarono “collaborando” con i tedeschi dopo la resa... (vedi Articolo “Furbetti di Cefalonia”) spacciandosi dopo che questi ultimi se ne andarono indisturbati, per “Banditi Acqui” eroici resistenti contro coloro con cui collaborarono in armi e non come semplici prigionieri: e questa è la terza e forse più grande “vergogna” di cui non si parla ma anzi la si è travisata in modo da far passare quei personaggi come “eroi” alla faccia dei veri Martiri..
Come Orfano e come studioso da una vita della vicenda con tre libri all'attivo (LA VERA STORIA DELL'ECCIDIO DI CEFALONIA - LA TRAGEDIA DI CEFALONIA. UNA VERITA' SCOMODA - I CADUTI DI CEFALONIA: FINE DI UN MITO), con centinaia di articoli su riviste e nel web e con la partecipazione in qualità di Relatore a molti Convegni sull'argomento,
PROTESTO
vivamente - beninteso NON contro le Vostre persone di cui condivido pensiero e finalità politiche - ma contro l'evidente “lapsus” che ha portato entrambi alla compilazione di un disegno di legge contenente tale disfunzione e mi attendo una chiarificazione che certo non mancherà.
Per meglio illustrare quanto sopra allego due miei articoli tra i tanti reperibili nel web, quali il sito dell’UNUCI a pag. 17 e Storiain.net :
aggiungendo - per finire- un'esortazione alle SS.VV affinché - nel silenzio vergognosamente riservatomi dalle Autorità Civili e Militari del paese Italia per il quale MIO PADRE è MORTO- si attivino almeno loro per togliere dalle grinfie della speculazione pseudo-storica dell' onnipresente Sinistra una tragedia che fu MILITARE e non PARTIGIANA naturalmente nella versione prediletta da quei signori: quella 'rossa'.
Con i migliori ossequi
Latina - www.cefalonia.it