Seconda Guerra di Indipendenza
L’arrivo dei Francesi
Napoleone III giunge in Italia
Partito da Parigi il 10 maggio mattina, il 12 Napoleone III sbarcò a Genova. Quel giorno stesso lanciò alle sue truppe il seguente proclama di incitamento :
"Soldati ! Io vengo a mettermi alla vostra testa per condurvi al combattimento. Noi asseconderemo la lotta di un popolo che rivendica la sua indipendenza e la sottrarremo all'oppressione straniera. Io non ho bisogno di incitare il vostro ardore: ogni tappa vi ricorderà una vittoria. Nella via sacra dell'antica Roma le iscrizioni si scolpivano nel marmo per ricordare al popolo i suoi fasti; nello stesso modo oggi, passando per Mondovì, Marengo, Lodi, Castiglione, Arcole, Rivoli, voi marcerete sopra delle via sacre in mezzo a gloriosi ricordi. Conservate la severa disciplina che è l'onore dell'esercito. Qui, non lo dimenticate, non vi sono altri nemici all'infuori di quelli che si battono contro di voi.
Nella battaglia rimanete compatti e non abbandonate le righe per correre davanti. Diffidate degli eccessivi slanci: è la sola cosa che io rimprovero. Le nuove armi di precisione non sono dannose che da lontano; ed esse non impediranno alla baionetta d'essere come nel passato, l'arma, terribile della fanteria francese. Soldati ! Facciamo tutti il nostro dovere, e confidiamo in Dio. La patria aspetta molto da voi. Già da un capo all'altro della Francia echeggiano queste parole di felice augurio: "Il nuovo esercito d'Italia sarà degno del suo maggior fratello !".
Il 14 maggio Napoleone III giunge ad Alessandria e il giorno seguente dava le disposizioni per una dislocazione generale delle truppe franco-sarde. Dietro gli ordini imperiali, i sardi si disponevano a Casale, Borgo S. Martino e Giacole, con avamposti di cavalleria a nord di Casale e il Quartiere Generale in Occimiano. Per i francesi, il 4° corpo occupò Valenza e Peutto, il 1° occupò Voghera e Casci, con una Divisione a Castelnuovo Scrivia e la Brigata sarda di cavalleria oltre Voghera, il 2° occupò Sale, il 3° si dispose a Tortona con una Divisione verso Pontecurone, la Guardia Imperiale si concentrò ad Alessandria, occupando con una Brigata Castelceriolo e Marengo.
Il dado era tratto, ora era questione di giorni e “finalmente” Vittorio Emanuele II, avrebbe potuto “fare a cannonate” con gli austriaci !
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