DS.075 - Giornali da trincea - Risate in grigioverde

Un frammento di storia patria tra i piùinteressanti e curiosi, quello offerto fino al mese di maggio dal Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi (Lucca).

In mostra tutti i giornali satirici di trincea – La Tradotta, La Giberna, La Trincea, L’Astico, La Ghirba, Signorsì e tanti altri – pubblicati dal gennaio 1918 per volontà del maresciallo d’Italia Armando Diaz e destinati prevalentemente al fronte, ma pensati dal Servizio P del Regio Esercito anche per le retrovie.

Accanto a quelli ufficiali, anche i giornali creati e disegnati direttamente da ufficiali e truppa sin dall’inizio del primo conflitto mondiale, e stampati in tipografie di fortuna o con il ciclostile, talvolta sotto il fuoco nemico.

Materiale ormai rarissimo (salvo per le ristampe anastatiche a partire dagli anni Trenta de La Tradotta, il giornale della Terza Armata di cui più volte abbiamo avuto occasione di parlare),

che Raffaele Bozzi di Serravalle Pistoiese e Francesco Maggi di Genova hanno raccolto in anni e anni di minuziosa ricerca.

Nelle loro collezioni figurano, tra gli altri, grandi illustratori per l’infanzia e non solo come Antonio Rubino, Duilio Cambellotti e Enrico Sacchetti, oltre a Bonzagni, Bazzi, Sinopico e Foggini.

Ma l’esposizione non si ferma alle pubblicazioni pensate per il solo fronte italiano, estendendosi ai fogli realizzati per teatri di guerra meno conosciuti: La Voiussa, il giornale delle truppe schierate in Albania, o Il Ghibli per quelle della Libia. In più, Sempre Avanti, destinato al corpo d’armata italiano che combatteva in Francia a fianco dell’Intesa.

Completano la bella rassegna di Forte dei Marmi alcuni giornali di sostegno ai combattenti francesi, austriaci e tedeschi, copie della stampa satirica nazionale rivolta all’opinione pubblica – Il 420, L’Asino dei socialisti Podrecca e Galantara, il cattolico Il Mulo e il torinese Numero – e una rarissima serie di cartoline

illustrate di propaganda con disegni di Antonio Rubino, di cui pubblichiamo a fianco un simpatico esempio.

Il catalogo, curato da Cinzia Bibolotti e Franco Collotti, contiene scritti di Raffaele Bozzi e Francesco Maggi

(info www.museosatira. it).

Carlo D’Altavilla