25 giugno 1861
Roma Capitale? No città aperta
di Maurizio Lupo
25 giugno 2011
Il Governo del Re è lieto di annunciare all’Onorevole Camera
dei Deputati che Sua Maestà l’Imperatore dei Francesi Napoleone III riconosce
Sua Maestà Re Vittorio Emanuele II come Re d’Italia». Così il primo ministro
Ricasoli comunica l’evento ai deputati, nell’aula del Palazzo Carignano di
Torino, martedì 25 giugno 1861. La notizia è stata appena telegrafata
dall’Imperatore, «con l’autorizzazione a diffonderla al Parlamento italiano».
«Il diritto della nostra nazionalità - commenta Ricasoli - fin qui scolpito
nella coscienza del solo popolo italiano diventerà in breve un diritto
riconosciuto dall’Europa intera». Il Regno d’Italia ha già relazioni ufficiali
con Inghilterra, Grecia, Svezia e Stati Uniti. Dopo un applauso generale il
deputato garibaldino Benedetto Musolino chiede a Ricasoli «chiarimenti sulla
questione romana». I francesi si ritireranno da Roma? Si potrà farne la
Capitale d’Italia? Ricasoli risponde che «la questione è grave e pertanto è
ancora riservata». «Trattative sono in corso - assicura - e la vertenza sarà
risolta senza offesa degli interessi dell’Italia». Ma il giornale «Moniteur
Universel» da Parigi precisa che «le truppe francesi continueranno a occupare Roma».
Le trattative sono in alto mare. C’è un’ipotesi d’approccio, respinta però dal
Pontefice: le truppe francesi lascerebbero Roma, ma quelle piemontesi non vi
farebbero ingresso. Per qualche tempo Roma sarebbe una sorta di «città aperta».
Tratto da : www.lastampa.it/