L’Armistizio Salasco (9 agosto 1848)
Il giorno 9 agosto 1848, a Milano e come convenuto, il Generale piemontese Salasco, capo dello Stato Maggiore dell'esercito sardo, e il Generale Hess, quartier-mastro dell'esercito Imperial Regio austriaco, conclusero l'armistizio. Le condizioni erano contenute tutte nei seguenti punti :
1) La linea di demarcazione dei due eserciti sarà il confine stesso degli Stati rispettivi.
2) Le fortezze di Peschiera, Rocca d'Anfo ed Osoppo saranno sgomberate dalle truppe sarde e alleate e consegnate alle truppe di S.M. Imperiale. La consegna di ciascuna di codeste piazze avverrà tre giorni dopo la dichiarazione della presente convenzione. Sarà restituito tutto il materiale di dotazione di quelle piazze che erano dell'Austria. Le truppe che escono porteranno con loro materiale, armi, munizioni e vestiario da esse introdotte e rientreranno a tappe regolari e per la via più breve negli Stati di S.M. Sarda.
3) Gli Stati di Modena, di Parma e la città di Piacenza con la cerchia di territorio ad essa spettante nella sua qualità di piazza di guerra saranno sgomberati dalle truppe di S.M. il Re di Sardegna tre giorni dopo la notificazione della presente convenzione.
4) Codesto trattato comprenderà del pari la città di Venezia e la terraferma del Veneto. Le forze militari sarde di terra e di mare abbandoneranno la città, i forti e i porti di quella piazza per rientrare negli Stati Sardi. Le truppe di terra potranno effettuare la loro ritirata per la via di terraferma e per tappe lungo una strada da convenirsi.
5) Le persone e le proprietà nei luoghi citati sono posti sotto la protezione del governo imperiale.
6) Quest'armistizio durerà sei settimane per dar seguito a negoziati di pace, e spirato un tal termine, esso sarà prolungato di comune accordo o denunciato otto giorni prima della ripresa delle ostilità.
7) Saranno reciprocamente nominati commissari per la più facile ed amichevole esecuzione dei suddetti articoli".