La restaurazione negli Stati Sardi

La restaurazione negli Stati Sardi
Cronaca degli anni 1821 - 1831 

Il nuovo Sovrano Carlo Felice di Savoia definito nella storiografia odierna come un sovrano oscurantista e controrivoluzionario, dimostra invece di essere un Sovrano riformatore, innovativo anche. Certo poco incline a lasciate spazio alle idee rivoluzionarie nate oltralpe, e che in 20 anni avevano lasciato in Europa sconvolgimenti, morti e distruzioni molto evidenti.
Il nuovo corso del Regno è segnato infatti da importanti interventi urbanistici, da importanti riforme militari, dalla creazione delle prime casse di risparmio e dalla mutua assicurazione. Anche nel campo delle infrastrutture si hanno in quegli anni importanti interventi.


Rientrato a Torino come Re il 17 ottobre 1821, SM Carlo Felice di Savoia si stabilisce a Palazzo Reale, negli appartamenti inferiori (evitando per rispetto, l’appartamento reale del fratello e precedente Re Vittorio Emanuele, trasferitosi, dopo l’abdicazione, nel Castello di Moncalieri).
Carlo Felice poi prende a risiedere soprattutto Palazzo Chiablese, adiacente Palazzo Reale, da lui acquistato e finemente arredato, oppure ancora, nelle amate dimore della Palazzina di caccia di Stupinigi e del Castello di Govone. A Torino continua poi a preferire le città di Genova, di Nizza e in generale il Ducato di Savoia.
A partire dal 1828 Carlo Felice passerà a Torino solo qualche settimana di passaggio, al massimo, per importanti lavori fuori sede. Ritornerà nella capitale stabilmente solo nella tarda estate del 1830.

Cronaca dei principali fatti ed iniziative del Sovrano :

11 dicembre 1821, in seguito ai moti del 1821 Carlo Felice ripristina con un editto l’antico rituale del giuramento di fedeltà al Sovrano (che era stato abbandonato da Vittorio Emanuele I suo fratello e che sarà poi abolito definitivamente da Carlo Alberto) per gratitudine verso la “Divina Provvidenza per aver sì prontamente ridonato l’ordine e la calma a questi dominii” scriverà...
13 gennaio 1822, in Piazza Castello, davanti all’altare eretto sotto la porta di Palazzo Madama, officiando l’arcivescovo, si svolge il solenne giuramento al Re Carlo Felice dei Carabinieri reali, Brigata Savoia, corpo reale d’artiglieria, Reggimento Piemonte reale cavalleria, dei cavalleggeri di Savoia e del Battaglione di cacciatori reali.

9 febbraio 1822, sempre con cerimonia solenne, si svolge a Palazzo Reale la consegna al Re Carlo Felice dell’ordine supremo del Toson d’Oro, consegnato dal ciambellano Conte Giulio Ottolini a nome dell’imperatore Francesco I

14 marzo 1822, nel Duomo di Torino, davanti al Re Carlo Felice e alla regina Maria Cristina, solenne giuramento della nobiltà, della milizia e dei procuratori delle città e province dei regi domini

5 giugno 1822, arriva a Moncalieri da Reggio Emilia il Re abdicatario Vittorio Emanuele, e incontra i nuovi Reali Carlo Felice e Maria Cristina.

12 settembre 1822, alle 11 il Re Carlo Felice riceve il solenne giuramento di vescovi e abati dei regi stati di terraferma, poco prima di partecipare al Congresso di Verona insieme ai regnanti di tutta Europa, rientrando a Torino solo 22 dicembre.


Nel corso del 1822 tra la Cittadella e il Piazzale di Porta Nuova viene portata a compimento la costruzione, iniziata del 1817, di un’imponente piazza d’armi denominata Piazza di San Secondo


10 gennaio 1824, nel Castello di Moncalieri muore Vittorio Emanuele I già Re di Sardegna abdicatario. Due giorni dopo la salma del Re viene portata a Palazzo Madama per essere onorato. Il 14 gennaio poi si tengono i solenni funerali e il feretro viene quindi traslato alle tombe reali alla basilica di Superga.

19 luglio 1824 i Reali Sabaudi, in compagnia della Duchessa del Chiablese, lasciano Palazzo Reale diretti in Savoia. Ha inizio la lunga campagna di lavori che vedrà Carlo Felice e Maria Cristina impegnati, nell’ abbazia di Hautecomb, nel recupero dell’antico rovinato e profanato negli anni bui della rivoluzione francese, per celebrare le origini della Dinastia

10 settembre 1824, arriva a Torino il Principe Eugenio di Savoia Carignano, di anni 8

20 settembre, su tutti gli angoli di Torino è affissa la notizia che, in seguito alla morte di Luigi XVIII, avvenuta il giorno 16, cognato di Re Carlo Felice. Tutti i teatri e gli spettacoli pubblici resteranno chiusi per cinque giorni in segno di lutto

11 ottobre 1824, nel castello di Stupinigi muore Marianna di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III e vedova di Benedetto Maurizio.

Dal 1825 al 1827, vengono avviati e conclusi i lavori di costruzione della prima vera strada della Sardegna, fermamente voluta da Re Carlo Felice, l’attuale SS.131, collegava Cagliari a Porto Torres, favorendo i trasporti interni all’isola, dimostrano la volontà del Sovrano di voler accelerare lo sviluppo della parte più arretrata del suo Regno. L’Università di Gagliari del resto aveva già avuto il diretto apporto di Carlo Felice, con il suo rilancio per mezzo dell'istituzione di nuove cattedre, soprattutto nell'ambito della medicina, ma anche della geometria e dell'agrimensura.

Nel corso del 1827 viene portata a compimento la realizzazione, avviata nel 1818, di Piazza Emanuele Filiberto

Tra il 1826 e il 1829 viene completata la costruzione del nuovo Cimitero generale di Torino, dove troveranno poi sepoltura molti dei protagonisti della successiva stagione risorgimentale.

Nel 1827 la città di Torino organizza una Cassa di Risparmio che diventerà il modello per molte altre inaugurate nelle città di provincia negli anni seguenti. Il credito fondiario sarà successivamente promosso dagli studi di Luigi Castaldi

31 dicembre 1828, a Torino viene costituita la Reale Mutua Assicurazione per un capriccio di Carlo Felice, seriamente preoccupato di dare un contributo contro le sciagure e soprattutto gli incendi, causa costante di danni nel suo Regno. E’ una innovazione rivoluzionari per i suoi tempi !

20 maggio 1829, per celebrare il 15° anniversario del ritorno dei Savoia a Torino dopo la parentesi francese, viene inaugurata entro le sale del Castello del Valentino, a cura della Camera di Commercio, l’Esposizione dei prodotti delle arti e delle industrie.

Il 22 gennaio 1831 l’ambasciatore austriaco Senfft-Pilsach si reca solennemente a Palazzo Reale per chiedere al Re Carlo Felice la mano della principessa Maria Anna, figlia del defunto Vittorio Emanuele I, per l’Arciduca ereditario d’Austria e Re d’Ungheria Ferdinando V.
In vista delle nozze imperiali e reali il Monte di Pietà di Torino restituisce gli oggetti impegnati al 31 dicembre per non più di 2 lire di capitale ciascuno. Il matrimonio si svolge dall’11 al 13 febbraio 1831 e la “città di Torino” assegna un libretto di risparmio di cento lire ai bambini poveri nati in quei giorni.